COMPASSO TRE GAMBE
2018, alluminio, 250x150x4 / variabile
Opera vincitrice del premio Cramum 2019
Foto: Marco Diodà
Compasso a tre gambe è un grande oggetto nero.
Sono chiare da subito le sue caratteristiche, tutto sembra essere dichiarato apertamente nella precisione formale e strutturale. Il richiamo alla geometria, il calcolo matematico delle proporzioni armoniche, il gioco di luci e ombre, la tradizione, il fascino dello strumento di calcolo... eppure qualcosa sembra scardinare la nostra percezione.
Non è solo la terza gamba che rende inutile il suo possibile utilizzo
e scardina così la percezione dell’oggetto, qualcosa si insinua tra il percepente e il percepito facendo leva sul potere simbolico e sul senso stesso di questo oggetto. Lo studio di questa scultura è rimasto (in forma di bozzetto 10x12 cm) chiuso nel mio studio per diversi anni.
La prima volta che l’ho esposto insieme ad altre mie opere, ho capito quanto esso fosse un legante dell’intero processo di ricerca. Da subito ho percepito che non c’era alcun bisogno di associarlo alle svariate simbologie che da sempre ruotano intorno al vero compasso perché le aveva tutte al suo interno ma contemporaneamente le trascendeva. L’oggetto basta a se stesso, è una presenza imponente ma leggera,
e proprio quello strano senso di “non collocazione” lo veste di una dimensione altra.
Come per molte altre delle mie opere esso è realizzato con tecniche produttive di altissima precisione, tornitura e fresatura a controllo numerico, saldature laser e finitura in soft touch.
Tradizione e contemporaneo si fondono in un’unica direzione.
COMPASSO TRE GAMBE
2018, alluminio, 250x150x4 / variabile
Opera vincitrice del premio Cramum 2019
Foto: Marco Diodà
Compasso a tre gambe è un grande oggetto nero.
Sono chiare da subito le sue caratteristiche, tutto sembra essere dichiarato apertamente nella precisione formale e strutturale. Il richiamo alla geometria, il calcolo matematico delle proporzioni armoniche, il gioco di luci e ombre, la tradizione, il fascino dello strumento di calcolo... eppure qualcosa sembra scardinare la nostra percezione.
Non è solo la terza gamba che rende inutile il suo possibile utilizzo
e scardina così la percezione dell’oggetto, qualcosa si insinua tra il percepente e il percepito facendo leva sul potere simbolico e sul senso stesso di questo oggetto. Lo studio di questa scultura è rimasto (in forma di bozzetto 10x12 cm) chiuso nel mio studio per diversi anni.
La prima volta che l’ho esposto insieme ad altre mie opere, ho capito quanto esso fosse un legante dell’intero processo di ricerca. Da subito ho percepito che non c’era alcun bisogno di associarlo alle svariate simbologie che da sempre ruotano intorno al vero compasso perché le aveva tutte al suo interno ma contemporaneamente le trascendeva. L’oggetto basta a se stesso, è una presenza imponente ma leggera,
e proprio quello strano senso di “non collocazione” lo veste di una dimensione altra.
Come per molte altre delle mie opere esso è realizzato con tecniche produttive di altissima precisione, tornitura e fresatura a controllo numerico, saldature laser e finitura in soft touch.
Tradizione e contemporaneo si fondono in un’unica direzione.
COMPASSO TRE GAMBE
2018, alluminio, 250x150x4 / variabile
Opera vincitrice del premio Cramum 2019
Foto: Marco Diodà
Compasso a tre gambe è un grande oggetto nero.
Sono chiare da subito le sue caratteristiche, tutto sembra essere dichiarato apertamente nella precisione formale e strutturale. Il richiamo alla geometria, il calcolo matematico delle proporzioni armoniche, il gioco di luci e ombre, la tradizione, il fascino dello strumento di calcolo... eppure qualcosa sembra scardinare la nostra percezione.
Non è solo la terza gamba che rende inutile il suo possibile utilizzo
e scardina così la percezione dell’oggetto, qualcosa si insinua tra il percepente e il percepito facendo leva sul potere simbolico e sul senso stesso di questo oggetto. Lo studio di questa scultura è rimasto (in forma di bozzetto 10x12 cm) chiuso nel mio studio per diversi anni.
La prima volta che l’ho esposto insieme ad altre mie opere, ho capito quanto esso fosse un legante dell’intero processo di ricerca. Da subito ho percepito che non c’era alcun bisogno di associarlo alle svariate simbologie che da sempre ruotano intorno al vero compasso perché le aveva tutte al suo interno ma contemporaneamente le trascendeva. L’oggetto basta a se stesso, è una presenza imponente ma leggera,
e proprio quello strano senso di “non collocazione” lo veste di una dimensione altra.
Come per molte altre delle mie opere esso è realizzato con tecniche produttive di altissima precisione, tornitura e fresatura a controllo numerico, saldature laser e finitura in soft touch.
Tradizione e contemporaneo si fondono in un’unica direzione.
COMPASSO TRE GAMBE
2018, alluminio, 250x150x4 / variabile
Opera vincitrice del premio Cramum 2019
Foto: Marco Diodà
Compasso a tre gambe è un grande oggetto nero.
Sono chiare da subito le sue caratteristiche, tutto sembra essere dichiarato apertamente nella precisione formale e strutturale. Il richiamo alla geometria, il calcolo matematico delle proporzioni armoniche, il gioco di luci e ombre, la tradizione, il fascino dello strumento di calcolo... eppure qualcosa sembra scardinare la nostra percezione.
Non è solo la terza gamba che rende inutile il suo possibile utilizzo
e scardina così la percezione dell’oggetto, qualcosa si insinua tra il percepente e il percepito facendo leva sul potere simbolico e sul senso stesso di questo oggetto. Lo studio di questa scultura è rimasto (in forma di bozzetto 10x12 cm) chiuso nel mio studio per diversi anni.
La prima volta che l’ho esposto insieme ad altre mie opere, ho capito quanto esso fosse un legante dell’intero processo di ricerca. Da subito ho percepito che non c’era alcun bisogno di associarlo alle svariate simbologie che da sempre ruotano intorno al vero compasso perché le aveva tutte al suo interno ma contemporaneamente le trascendeva. L’oggetto basta a se stesso, è una presenza imponente ma leggera,
e proprio quello strano senso di “non collocazione” lo veste di una dimensione altra.
Come per molte altre delle mie opere esso è realizzato con tecniche produttive di altissima precisione, tornitura e fresatura a controllo numerico, saldature laser e finitura in soft touch.
Tradizione e contemporaneo si fondono in un’unica direzione.