DARDO
2017, alluminio anodizzato nero, 400×100×4 cm
Foto: Marco Diodà
DARDO
2017, alluminio anodizzato nero, 400×100×4 cm
Foto: Marco Diodà
“Dardo” è un’opera di particolare delicatezza formale ma di grande impatto scenico.
Le linee di cui è composta non si limitano a disegnare lo spazio ma lo occupano creando una tensione palpabile nell’ambiente in cui è inserito.
“Dardo” è composta l’una da due soli elementi: una lunga asta orizzontale, vera e propria linea di forza, con entrambe le estremità acuminate, che tende a girare e a oscillare al minimo tocco, posta in equilibrio, cioè non fissata stabilmente, su una linea-supporto verticale, il cui ancorarsi a pavimento restituisce un senso della funzionalità che evidentemente non è solo funzione. Si tratta di struttura ai limiti della fisicità, linee più che volumi, in un delicatissimo bilanciamento delle tensioni (cit. Riccardo Caldura)”.
L’opera è disegnata prestando attenzione a rapporti di proporzione aurea e, come nella maggior parte delle mie opere, mette in relazione forme acuminate a forme circolari, giocando sulla antonimia delle due figure.
E’ singolare che quest’opera nasca in un ambito di ricerca che si muove entro le dimensioni enigmatiche del Sacro producendo in questo caso una sorta di arma disamata, in perfetto equilibrio su un unico delicatissimo perno dove si raccoglie gran parte della tensione dell’opera. Questa tensione sembra spostarsi lungo l’asta orizzontale e convogliarsi verso i due vertici esterni stabilendo un vero e proprio contatto lo spettatore.
È materializzazione di una forza invisibile.