FIGURA NERA SENZA TITOLO
2018, Corian, oro 24 karati, 210 x 74 x 6 cm
Figura Nera Senza Titolo è un ombra, che emerge dall’ombra.
E’ un’opera che decide di mostrarsi allo spettatore come se avesse volontà propria ed esprimendola, volesse concedere la propria visione al pubblico.
Non per vanità piuttosto come rivelazione.
Il nero è il buio; da esso affiora una figura, che emerge da un solo lato e grazie al riflesso della luce rivela la sua forma.
La situazione ideale per contemplarla è la penombra, condizione percettiva che la rende meno fisica e consente, muovendosi intorno, di perderne i contorni.
Una cornice piedistallo di sezione triangolare crea una vera e propria cassa e definisce i margini del buio, come se fosse una finestra.
Sulla cornice, in alto e sulla destra compare una decorazione in foglia oro.
Questa coincide esattamente con l’ipotetica ombra che proietterebbe la figura qualora fosse colpita da una luce radente.
Si genera quindi un paradosso concettuale, visivo e formale perché l’ipotetica ombra di ombra (che esce dal buio) si manifesta sotto forma di oro, quindi di luce.
La parola ombra significa letteralmente: “spazio privo di luce per interposizione di un corpo opaco”, ma in senso figurato si dice: “apparenza, figura apparente” e ancora “Ombra dicesi l’Anima e lo Spirito de’ morti, quasi immagine senza corpo, come appunto è l’ombra.”
La parola figura originariamente significava fantasma, solo in seguito diventa figura per come noi la intendiamo.
Il disegno è stato realizzato in sezione aurea e presenta, come accade in quasi tutte le mie opere, la copresenza di elementi appuntiti e circolari. Queste due forme ci comunicano sensazioni opposte, una è acuta, pungente, chiusa, pericolosa, l’altra è morbida, accogliente, aperta e dolce. Due elementi antitetici che trovano equilibrio in un'unica forma.
FIGURA NERA SENZA TITOLO
2018, Corian, oro 24 karati, 210 x 74 x 6 cm
Figura Nera Senza Titolo è un ombra, che emerge dall’ombra.
E’ un’opera che decide di mostrarsi allo spettatore come se avesse volontà propria ed esprimendola, volesse concedere la propria visione al pubblico.
Non per vanità piuttosto come rivelazione.
Il nero è il buio; da esso affiora una figura, che emerge da un solo lato e grazie al riflesso della luce rivela la sua forma.
La situazione ideale per contemplarla è la penombra, condizione percettiva che la rende meno fisica e consente, muovendosi intorno, di perderne i contorni.
Una cornice piedistallo di sezione triangolare crea una vera e propria cassa e definisce i margini del buio, come se fosse una finestra.
Sulla cornice, in alto e sulla destra compare una decorazione in foglia oro.
Questa coincide esattamente con l’ipotetica ombra che proietterebbe la figura qualora fosse colpita da una luce radente.
Si genera quindi un paradosso concettuale, visivo e formale perché l’ipotetica ombra di ombra (che esce dal buio) si manifesta sotto forma di oro, quindi di luce.
La parola ombra significa letteralmente: “spazio privo di luce per interposizione di un corpo opaco”, ma in senso figurato si dice: “apparenza, figura apparente” e ancora “Ombra dicesi l’Anima e lo Spirito de’ morti, quasi immagine senza corpo, come appunto è l’ombra.”
La parola figura originariamente significava fantasma, solo in seguito diventa figura per come noi la intendiamo.
Il disegno è stato realizzato in sezione aurea e presenta, come accade in quasi tutte le mie opere, la copresenza di elementi appuntiti e circolari. Queste due forme ci comunicano sensazioni opposte, una è acuta, pungente, chiusa, pericolosa, l’altra è morbida, accogliente, aperta e dolce. Due elementi antitetici che trovano equilibrio in un'unica forma.
FIGURA NERA SENZA TITOLO
2018, Corian, oro 24 karati, 210 x 74 x 6 cm
Figura Nera Senza Titolo è un ombra, che emerge dall’ombra.
E’ un’opera che decide di mostrarsi allo spettatore come se avesse volontà propria ed esprimendola, volesse concedere la propria visione al pubblico.
Non per vanità piuttosto come rivelazione.
Il nero è il buio; da esso affiora una figura, che emerge da un solo lato e grazie al riflesso della luce rivela la sua forma.
La situazione ideale per contemplarla è la penombra, condizione percettiva che la rende meno fisica e consente, muovendosi intorno, di perderne i contorni.
Una cornice piedistallo di sezione triangolare crea una vera e propria cassa e definisce i margini del buio, come se fosse una finestra.
Sulla cornice, in alto e sulla destra compare una decorazione in foglia oro.
Questa coincide esattamente con l’ipotetica ombra che proietterebbe la figura qualora fosse colpita da una luce radente.
Si genera quindi un paradosso concettuale, visivo e formale perché l’ipotetica ombra di ombra (che esce dal buio) si manifesta sotto forma di oro, quindi di luce.
La parola ombra significa letteralmente: “spazio privo di luce per interposizione di un corpo opaco”, ma in senso figurato si dice: “apparenza, figura apparente” e ancora “Ombra dicesi l’Anima e lo Spirito de’ morti, quasi immagine senza corpo, come appunto è l’ombra.”
La parola figura originariamente significava fantasma, solo in seguito diventa figura per come noi la intendiamo.
Il disegno è stato realizzato in sezione aurea e presenta, come accade in quasi tutte le mie opere, la copresenza di elementi appuntiti e circolari. Queste due forme ci comunicano sensazioni opposte, una è acuta, pungente, chiusa, pericolosa, l’altra è morbida, accogliente, aperta e dolce. Due elementi antitetici che trovano equilibrio in un'unica forma.
FIGURA NERA SENZA TITOLO
2018, Corian, oro 24 karati, 210 x 74 x 6 cm
Figura Nera Senza Titolo è un ombra, che emerge dall’ombra.
E’ un’opera che decide di mostrarsi allo spettatore come se avesse volontà propria ed esprimendola, volesse concedere la propria visione al pubblico.
Non per vanità piuttosto come rivelazione.
Il nero è il buio; da esso affiora una figura, che emerge da un solo lato e grazie al riflesso della luce rivela la sua forma.
La situazione ideale per contemplarla è la penombra, condizione percettiva che la rende meno fisica e consente, muovendosi intorno, di perderne i contorni.
Una cornice piedistallo di sezione triangolare crea una vera e propria cassa e definisce i margini del buio, come se fosse una finestra.
Sulla cornice, in alto e sulla destra compare una decorazione in foglia oro.
Questa coincide esattamente con l’ipotetica ombra che proietterebbe la figura qualora fosse colpita da una luce radente.
Si genera quindi un paradosso concettuale, visivo e formale perché l’ipotetica ombra di ombra (che esce dal buio) si manifesta sotto forma di oro, quindi di luce.
La parola ombra significa letteralmente: “spazio privo di luce per interposizione di un corpo opaco”, ma in senso figurato si dice: “apparenza, figura apparente” e ancora “Ombra dicesi l’Anima e lo Spirito de’ morti, quasi immagine senza corpo, come appunto è l’ombra.”
La parola figura originariamente significava fantasma, solo in seguito diventa figura per come noi la intendiamo.
Il disegno è stato realizzato in sezione aurea e presenta, come accade in quasi tutte le mie opere, la copresenza di elementi appuntiti e circolari. Queste due forme ci comunicano sensazioni opposte, una è acuta, pungente, chiusa, pericolosa, l’altra è morbida, accogliente, aperta e dolce. Due elementi antitetici che trovano equilibrio in un'unica forma.
FIGURA NERA SENZA TITOLO
2018, Corian, oro 24 karati, 210 x 74 x 6 cm
Figura Nera Senza Titolo è un ombra, che emerge dall’ombra.
E’ un’opera che decide di mostrarsi allo spettatore come se avesse volontà propria ed esprimendola, volesse concedere la propria visione al pubblico.
Non per vanità piuttosto come rivelazione.
Il nero è il buio; da esso affiora una figura, che emerge da un solo lato e grazie al riflesso della luce rivela la sua forma.
La situazione ideale per contemplarla è la penombra, condizione percettiva che la rende meno fisica e consente, muovendosi intorno, di perderne i contorni.
Una cornice piedistallo di sezione triangolare crea una vera e propria cassa e definisce i margini del buio, come se fosse una finestra.
Sulla cornice, in alto e sulla destra compare una decorazione in foglia oro.
Questa coincide esattamente con l’ipotetica ombra che proietterebbe la figura qualora fosse colpita da una luce radente.
Si genera quindi un paradosso concettuale, visivo e formale perché l’ipotetica ombra di ombra (che esce dal buio) si manifesta sotto forma di oro, quindi di luce.
La parola ombra significa letteralmente: “spazio privo di luce per interposizione di un corpo opaco”, ma in senso figurato si dice: “apparenza, figura apparente” e ancora “Ombra dicesi l’Anima e lo Spirito de’ morti, quasi immagine senza corpo, come appunto è l’ombra.”
La parola figura originariamente significava fantasma, solo in seguito diventa figura per come noi la intendiamo.
Il disegno è stato realizzato in sezione aurea e presenta, come accade in quasi tutte le mie opere, la copresenza di elementi appuntiti e circolari. Queste due forme ci comunicano sensazioni opposte, una è acuta, pungente, chiusa, pericolosa, l’altra è morbida, accogliente, aperta e dolce. Due elementi antitetici che trovano equilibrio in un'unica forma.
FIGURA NERA SENZA TITOLO
2018, Corian, oro 24 karati, 210 x 74 x 6 cm
Figura Nera Senza Titolo è un ombra, che emerge dall’ombra.
E’ un’opera che decide di mostrarsi allo spettatore come se avesse volontà propria ed esprimendola, volesse concedere la propria visione al pubblico.
Non per vanità piuttosto come rivelazione.
Il nero è il buio; da esso affiora una figura, che emerge da un solo lato e grazie al riflesso della luce rivela la sua forma.
La situazione ideale per contemplarla è la penombra, condizione percettiva che la rende meno fisica e consente, muovendosi intorno, di perderne i contorni.
Una cornice piedistallo di sezione triangolare crea una vera e propria cassa e definisce i margini del buio, come se fosse una finestra.
Sulla cornice, in alto e sulla destra compare una decorazione in foglia oro.
Questa coincide esattamente con l’ipotetica ombra che proietterebbe la figura qualora fosse colpita da una luce radente.
Si genera quindi un paradosso concettuale, visivo e formale perché l’ipotetica ombra di ombra (che esce dal buio) si manifesta sotto forma di oro, quindi di luce.
La parola ombra significa letteralmente: “spazio privo di luce per interposizione di un corpo opaco”, ma in senso figurato si dice: “apparenza, figura apparente” e ancora “Ombra dicesi l’Anima e lo Spirito de’ morti, quasi immagine senza corpo, come appunto è l’ombra.”
La parola figura originariamente significava fantasma, solo in seguito diventa figura per come noi la intendiamo.
Il disegno è stato realizzato in sezione aurea e presenta, come accade in quasi tutte le mie opere, la copresenza di elementi appuntiti e circolari. Queste due forme ci comunicano sensazioni opposte, una è acuta, pungente, chiusa, pericolosa, l’altra è morbida, accogliente, aperta e dolce. Due elementi antitetici che trovano equilibrio in un'unica forma.