LUDOVICO BOMBEN

UOVO CON FENDENTE 2021, Tecamid, ottone, 11,9 x 9 cm Ph Marco Diodà Fin dalle più antiche civiltà l’uovo è simbolo di creazione e di nascita, che si tratti di culture religiose o laiche, orientali o occidentali. Segno geometrico perfetto, simbolo di fecondità, di vita eterna, di trasformazione interiore, emblema della perfezione divina. Forma archetipa, indagata da Piero della Francesca a Brancusi, passando per Casorati. Dalle icone bizantine alle tavole rinascimentali l’uovo, mescolato alla tempera, ha creato pigmenti resistenti al tempo e alle intemperie. Alimento per tutti e ingrediente base per ogni cucina. E’ nero l’uovo che ho immaginato, scuro ma non cupo. Senza inizio e senza fine, privo di spigoli e, seppur finito, potenzialmente generatore di nuove vite. Su di esso si adagia la sua stessa ombra, perché come scriveva Man Ray "L’ombra deve avere la stessa importanza dell’oggetto concreto". Forse raccoglie l'eco del mistero della vita. E' attraversato da un fendente d’oro, quasi scagliato da un lontano spazio. L’unione dei due elementi, uno curvilineo e l’altro appuntito, nero e oro, genera una visione mistica e altamente evocativa. Qualcosa dal cielo è caduto, ma non sappiamo bene cosa sia. Quest’opera è parte di un più ampio processo di ricerca sulla quale sto ancora lavorando.